La birra inglese ha una tradizione importante e diversa rispetto a quella di altri paesi. Infatti circa quaranta anni fa fu fondato il CAMRA, Campaign for Real Ale, un’associazione di consumatori che voleva tutelare la qualità della birra tradizionale inglese dalla nascita sempre più massiccia di birre commerciali e industriali.
Oggi il CAMRA, con più di 120.000 iscritti, è riuscito a ottenere l’attuazione di alcune leggi a favore e a tutela delle piccole birrerie tradizionali, che riconoscono le birre di qualità come Real Ale.
Stereotipi sulle birre inglesi
Una delle false credenze diffuse rispetto alle birre inglesi riguarda la passione degli abitanti del Regno Unito per la birra calda.
In realtà, la birra inglese è solitamente servita a temperatura di cantina (10-14 °C), tuttavia può subire delle fluttuazioni durante le stagioni.
Gli appassionati sostengono che le birre inglesi vengono servite a temperature più elevate così che si possano percepire sapori più fugaci rispetto a birre di altre nazioni.
Infatti se venissero bevute a temperature inferiori, risulterebbero troppo forti, tanto che, per evitare ciò, si utilizza anche un metodo di spillatura a pompa, che inserisce aria dentro al fusto e aiuta ad alleggerire il sapore intenso e a renderle “vive”.
Curiosità sulle birre inglesi: Burton upon Trent
I più esperti avranno già sentito parlare della cittadina inglese di Burton upon Trent, associata all’industria birraria grazie alla qualità dell’acqua della zona, prelevata dai pozzi e non dal fiume vicino.
Fu grazie allo sviluppo dei collegamenti ferroviari fino a Liverpool che i birrifici cominciarono a esportare le proprie birre in tutto l’Impero britannico. Inoltre il naufragio di una nave che trasportava India Pale Ale contribuì alla diffusione sul mercato domestico di questo stile di birra.
Fino a quel momento gli inglesi avevano bevuto per lo più Stout e Porter, birre scure caratterizzate dall’impiego di orzo affumicato. Le Ale erano invece birre chiare, leggere e luppolate, più semplici da conservarsi e trasportarsi.
É in questo contesto che il birrificio Burton divenne leader in quanto produceva un quarto della birra venduta nel paese. La sua fama crebbe molto tanto che diede origine al detto “gone for a Burton” (è andato a prendere una Burton) col significato di morire.
Specialmente nel corso della Seconda Guerra Mondiale era un eufemismo per dire che un soldato che non c’era all’adunata era andato a farsi una birra.
Attualmente, il legame tra la città e l’industria birraria è celebrato da una statua di Burton Cooper. Inoltre ci sono cinque birrifici e il Bass Museum of Brewing, che produce una propria birra.